Via Ferrata

Le vie ferrate o sentieri attrezzati rappresentano una delle croci e delizie dell’associazionismo alpinistico. Da un lato infatti rendono più accessibili alcuni percorsi che altrimenti resterebbero raggiungibili solo con una certa preparazione. Dall’altro rappresentano una ferita alla montagna in quanto si tratta di installazioni fisse.

Nel nostro Trentino sono numerose le vie attrezzate, dalle famose vie dolomitiche (le Bocchette) fino alle vie prealpine dell’Alto Garda (ferrata Colodri ad Arco, sentiero Fausto Susatti a Cima Capi sopra Riva), a testimonianza dell’attività svolta nel corso degli anni dal sodalizio Satino.

Per affrontare una via ferrata servono essenzialmente tre cose:

  1. imbragatura
  2. set da ferrata
  3. casco

Un plus molto utile specie in caso di ferrate piuttosto lunghe sono i guanti che permettono una miglior presa sul cordino. Esistono in commercio dei prodotti specifici ma vanno benissimo anche dei semplici guanti in pelle morbida da bricolage.

Imbragatura

Imbrago Petzl CalidrisSolitamente per l’impiego sui sentieri attrezzati si consigliano le imbragature del tipo completo (alta + bassa). Questo per ovviare all’effetto leva che farebbe lo zaino, bilanciando verso l’alto il punto di collegamento del sistema. Non ci sono comunque grosse controindicazioni ad usare un’imbragatura del tipo basso. L’imbrago dev’essere di tipo omologato per la pratica alpinistica. Il costo oscilla tra circa 40 euro fino ad arrivare ai modelli più sofisticati che possono costare anche oltre i 70 euro.

Set da ferrata

Un set da via ferrata ad YIl set da ferrata moderno è del tipo ad Y ovvero con una parte che collega l’imbrago al dissipatore e a valle del dissipatore la divisione in due spezzoni che vanno ai due moschettoni. Esistono anche i set del tipo a V, nei quali il dissipatore è collegato direttamente all’imbrago e al suo interno scorre uno spezzone unico che collega i due moschettoni. Le modalità secondo cui lavorano i due tipi di set sono molto diverse e verranno analizzate dettagliatamente in seguito.
Un set da ferrata omologato costa all’incirca dai 40 ai 100 euro, a seconda dei componenti impiegati.

Casco

Il caschetto da alpinismo classico dev’essere del tipo omologato e deve essere sempre mantenuto controllato: in linea di principio un caschetto che presenta crepe o simili non è sicuro e va evitato.
Il costo di un casco da alpinismo oscilla tra i 35 e gli 80 euro.

Utilizzo dei set da ferrata

  1. Principi generali
  2. Modo errato di collegare il set da ferrata all’imbragoModo corretto di collegare il set all’imbragoIn entrambi i sistemi (Y e V) la parte che va collegata all’imbrago dev’essere fissata in modo stabile e in modo tale da lavorare in modo corretto con l’imbrago stesso. Un errore comune è di collegare il set all’anello dell’imbrago (presente sugli imbraghi da arrampicata). L’anello NON offre la necessaria affidabilità, per ottenere la massima sicurezza è necessario far passare il nodo lungo il percorso dell’anello e dentro l’anello.

    La differenza principale tra le due tipologie sta nell’utilizzo dei due moschettoni.

  3. Set a Y
  4. Con il set a Y la norma è utilizzare entrambi i moschettoni sul cordino di sicurezza della via attrezzata. In questo caso infatti l’azione ammortizzante della caduta avviene sullo spezzone di corda che passa per il dissipatore per poi andare a congiungersi al punto di separazione dei due spezzoni collegati ai moschettoni. In fase di trasferimenti si passa prima un moschettone e poi l’altro.

  5. Set a V
  6. Con il set a V per fare in modo che il dissipatore funzioni correttamente è necessario utilizzare uno solo dei due moschettoni per volta, in caso contrario non c’è dissipazione e la caduta è secca. Ovviamente in fase di trasferimento si aggancia il moschettone “inattivo” e successivamente si sgancia quello “attivo”, in modo da agire sempre in sicurezza. Il set a V è sconsigliato ma è ancora utilizzato da alcuni.

Per ulteriori informazioni un ottimo sito in materia di vie ferrate è http://www.vieferrate.it

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